Nuova Riveduta:

Giosuè 2:11

Appena l'abbiamo udito, il nostro cuore è venuto meno e non è più rimasto coraggio in alcuno, per causa vostra; poiché il SIGNORE, il vostro Dio, è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra.

C.E.I.:

Giosuè 2:11

Lo si è saputo e il nostro cuore è venuto meno e nessuno ardisce di fiatare dinanzi a voi, perché il Signore vostro Dio è Dio lassù in cielo e quaggiù sulla terra.

Nuova Diodati:

Giosuè 2:11

All'udire queste cose, il nostro cuore è venuto meno e non è più rimasto coraggio in alcuno a motivo di voi, perché l'Eterno, il vostro DIO, è DIO lassù nei cieli e quaggiù sulla terra.

Riveduta 2020:

Giosuè 2:11

Non appena l'abbiamo udito, il nostro cuore si è sciolto e non è più rimasto coraggio in nessuno, a causa vostra; poiché l'Eterno, il vostro Dio, è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra.

La Parola è Vita:

Giosuè 2:11

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giosuè 2:11

E non appena l'abbiamo udito, il nostro cuore si è strutto e non è più rimasto coraggio in alcuno, per via di voi; poiché l'Eterno, il vostro Dio, è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra.

Ricciotti:

Giosuè 2:11

All'udir ciò ci siamo impauriti, ci perdemmo di coraggio e al vostro avanzarsi l'animo nostro si è accasciato completamente; perchè il Signore Dio vostro è Dio lassù in cielo e quaggiù in terra.

Tintori:

Giosuè 2:11

Nel sentire queste cose, ci siam perduti di coraggio al vostro arrivo, sapendo che il Signore Dio vostro è Dio lassù in cielo e quaggiù in terra.

Martini:

Giosuè 2:11

E udite tali cose ci siamo impauriti, e il nostro cuore si è infiacchito, e non è rimaso a noi spirito alla vostra venuta: perocché il Signore Dio vostro egli è Dio lassù in cielo, e quaggiù in terra.

Diodati:

Giosuè 2:11

E, avendolo udito, il cuor nostro si è strutto, e l'animo non è più restato fermo in alcuno per tema di voi; conciossiachè il vostro Dio sia Iddio in cielo disopra, e in su la terra disotto.

Commentario abbreviato:

Giosuè 2:11

8 Versetti 8-21

Raab aveva sentito parlare dei miracoli che il Signore aveva compiuto per Israele. Credeva che le sue promesse si sarebbero certamente realizzate e che le sue minacce avrebbero avuto effetto; e che non c'era altra via di scampo che sottomettersi a Lui e unirsi al suo popolo. La condotta di Raab dimostrò che aveva il vero principio della fede divina. Osservate le promesse che le spie le fecero. La bontà di Dio è spesso espressa dalla sua gentilezza e dalla sua verità, Sal 117:2; in entrambi i casi dobbiamo essere suoi seguaci. Chi è coscienzioso nel mantenere le promesse, è cauto nel farle. Le spie pongono condizioni necessarie. Il cordone scarlatto, come il sangue sullo stipite della porta durante la Pasqua, ricorda la sicurezza del peccatore sotto il sangue espiatorio di Cristo, e che dobbiamo fuggire da esso per rifugiarci dall'ira di un Dio giustamente offeso. La stessa corda che Raab usò per salvare gli israeliti, doveva essere usata per la propria sicurezza. Ciò che serviamo e onoriamo di Dio, possiamo aspettarci che egli lo benedica e lo renda utile per noi.

Riferimenti incrociati:

Giosuè 2:11

Gios 5:1; 7:5; 14:8; De 1:28; 20:8; Is 13:7; Na 2:10
Ap 6:16
De 4:39; 1Re 8:60; Sal 83:18; 102:15; Ger 16:19-21; Dan 4:34,35; 6:25-27; Zac 8:20-23

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